Normalmente, almeno da quando ho un'età a due cifre, non mi capita praticamente mai di festeggiare Halloween... principalmente perché boh, sono un'emarginata sociale, e questa è tutto sommato la normale esperienza femcel. Tuttavia, completamente per caso, questa volta un'idea a dir poco unica mi è balzata alla mente, che mi ha permesso di vivere un po' di questa festività in modo decisamente poco convenzionale, ma molto conciliabile con la banalità della mia esistenza: un trucco di Halloween minimale, per così dire, adatto alle situazioni normali.
Ho parlato più in generale di questo mio esperimento così eseguito la mattina di Halloween, in cui ho sfoggiato cotanto drip in università, e la goduria che ne è derivata — ridotta solo dal fatto che in quel buco di posto, ancora al terzo anno, non mi si fila praticamente nessuno; quindi, seppur non inosservato, il mio lavoro è passato completamente incommentato... a scuola o a lavoro sarebbe stato decisamente più potente — con un post mio blog del fritto misto, che invito chi ha maggiore curiosità (specialmente sulla filosofia che c'è dietro) a recuperare: https://octospacc.altervista.org/2025/10/31/faccia-stramorta-senza-sonno-per-festeggiare-il-venerdi-di-aulin-make-up-improvvisato-con-occhiaie-finte-di-grafite-per-essere-zombi-alluniversita/.
Tutorial Trucco: Fare le Occhiaie Finte tipo Zombi
Detto questo, il presente articolo è invece dedicato alla sola parte di make-up che in questa occasione mi ha permesso di distrarmi lievemente dagli orrori dell'anima, secondo l'anti-contrasto che si è andato a creare con il banale allineamento del mio aspetto estetico a ciò che sentivo dentro in, casualmente, proprio questi ultimi giorni... Un trucco in tutti i sensi furbo e piccolo, che magari è utile tanto ad Halloween quanto in chissà che situazioni losche che non voglio nemmeno immaginare, allo stesso tempo sobrio ma spaventoso: occhiaie finte, ma forse più vere di quelle reali, e senza alcun materiale di make-up specifico: basta della comune grafite!
Se cercavate una guida su come fare delle finte occhiaie usando svariati prodotti insieme e con passaggi complicati, purtroppo, siete nel posto sbagliato... Ma, se volete abbracciare adeguatamente lo spirito di marciscenza e trasandatezza che questo particolare trucco alla fine esiste per comunicare, forse questo metodo è solo migliore. Il risultato non è certamente perfetto, ma, vista l'accessibilità della procedura, nonché il fatto che l'effetto di spavento voluto sembra essere comunque decisamente presente, e francamente visto che su Internet idee di questo calibro ormai scarseggiano sempre più, penso che sia da provare almeno per togliersi lo sfizio.
La matita, la magica
L'unico ingrediente di questa ricetta, come detto, è della semplice grafite; con un'unica preferenza verso una maggiore morbidezza, perché dovrebbe così essere più malleabile e facile da applicare sulla pelle, che è quello che bisognerà fare. All'atto pratico, a meno di possedere una miniera di carbonio, questo significherà sfruttare una normale matita da disegno, di cui probabilmente già ne avrete decine in giro per casa, ed estrarre da lì la grafite; e la parte migliore è che non è necessario rompere la matita, quindi non fatevi problemi a rubarla ad eventuali familiari, qualora voi non abbiate quella che serve...
Nel mio caso, ho usato in particolare una matita 2B, che è sull'estremo basso delle matite morbide, e dovrebbe essere un buon compromesso tra morbidezza e colore. Salendo di morbidezza, si ha anche un colore più scuro, che forse rischia di produrre effetti più schifosi (scurendo di più la pelle ad ogni passaggio, è più difficile controllare complessivamente il colore), ma al momento non lo so... se qualcuno prova con una 4B o una 8B — o, di contro, scendendo di morbidezza addirittura, andando invece sulle H — mi faccia sapere il risultato!
Il prelievo della grafite
Per prendere efficacemente la grafite dalla matita, ho usato un taglierino — uno di quelli piccoli kawaii, comodo per queste operazioni su scala ridotta — per grattarne via un po' alla volta, in polvere sottile, direttamente sul mio ditino. Tenendo in una mano la matita precedentemente temperata — non troppo; una punta appuntita non serve, ed è anzi controproducente — con la punta rivolta sull'area del mio polpastrello indice, con l'altra mano ho usato il taglierino per raschiare stesso lì uno sputo di grafite, forse una decina di strisciate di lama per avere non più di 1-2 millimetri quadrati: questa è una dose, non di più. (In alternativa al taglierino, ci si può arrangiare con qualsiasi cosa che abbia un bordo duro, anche non strettamente affilato, come la lama di una forbice o la testa di un cavo USB.)
Come applicare la grafite sul viso
Con ora in mano della polvere di grafite, è il momento di applicarla sulla pelle; precisamente, sull'area dove normalmente si vanno a formare le borse sotto gli occhi. Stando davanti ad uno specchio, con una fonte di luce più o meno immediatamente sopra di questo — io ho fatto tranquillamente tutto in bagno — dovrebbe essere facile notare un'area a forma circa di mezzaluna subito sotto gli occhi, naturalmente più scura della pelle che sta ancora più sotto (come le guance) o più sopra (come la fronte)... Qualcuno la noterà di meno... mentre io la noto forse anche fin troppo per avere appena 21 anni... ma con la giusta luce dovrebbe essere comunque ben distinguibile.
Con dei movimenti dall'interno verso l'esterno dell'occhio, e preferibilmente non rettilinei, ma che seguano la forma a mezzaluna definita sopra dall'occhio e sotto dal perimetro delle borse, si può iniziare ad applicare la grafite. Non so se sia più conveniente fare prima una strisciata lunga, depositando quanta più grafite possibile sul viso inizialmente, per poi subito dopo spalmarla meglio, o se di contro sia meglio usare solo movimenti di lievi spalmate; io mi trovo meglio alla prima maniera, altrimenti mi pare che molta della polvere mi rimanga sulle dita. È ad ogni modo probabile, e anzi normale, che con il poco di grafite raccolto in una volta non si riesca a fare più che una piccola linea al primo colpo, e comunque solo per un occhio: bisogna quindi raccoglierne altra, ripetendo la procedura con la matita, ma sempre senza esagerare con le quantità.
Si ripete allora tutta questa sequela, ogni volta massaggiando un po' l'area interessata per spalmare sempre meglio la grafite, fino a quando l'effetto delle occhiaie non è soddisfacente. Nel mio caso, credo che tra 3 e 4 passate per occhio, impiegando un totale di circa 10 minuti per tutto il trucco, siano state sufficienti, volendo assicurarmi di fare un effetto che fosse comunque ben visibile ed un minimo esagerato per lo spirito di Halloween, ma facendo attenzione a non creare accidentalmente un disastro, essendo stata questa la prima volta che ho provato questa pazzia (che, comunque, certamente non avevo concepito in passato). La percezione, almeno nel mio caso, cambia abbastanza anche in base alla luce e alla distanza di osservazione, quindi ha senso provare ogni tanto ad allontanarsi ed avvicinarsi allo specchio per avere un'idea quanto più possibile d'insieme.
I semplici ritocchi finali
A parte cercare di spalmare un altro po', qualora ci sia bisogno di perfezionare, per completare l'opera non rimane infine che usare un fazzoletto o della carta igienica, e così tamponare (a secco) un po' su tutta l'area impolverata. In questo modo, come si intuisce dal leggero scurirsi del pezzo di carta prediletto, si va a togliere quella (si spera poca) grafite che magari risulta in eccesso in alcune zone, rendendo il tutto più omogeneo e, in teoria, aiutando a ridurre eventuali riflessi che, pur non essendo diamante, al carbonio piace sempre emettere in questa forma; in sostanza, dovrebbe aiutare a far apparire il tutto più naturale.
Il risultato del lavoro concluso
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Il mio effetto finale, allora, in foto è questo qui, esattamente come ho mostrato sul mio fritto misto; da un lato, con la fotocamera del mio telefono in esterna e, dall'altro (e in copertina), con la fotocamera frontale del new 3DS XL in stanza (ed eventualmente ne aggiungerò altre). Le occhiaie, almeno con la matita 2B, appaiono di questo colore grigiastro certamente strano, e capace forse di incutere timore, ma non troppo innaturale; che, secondo me, è un decente punto di incontro tra la voglia di assumere un aspetto da zombi, e quella di non dare a vedere di star chiaramente indossando del trucco, anche se un aspetto del genere per vie naturali credo che si possa ottenere solo non dormendo per 3 giorni di fila.
Nel mio caso, per questa prima volta, forse anche perché avevo i minuti contati, il lavoro è venuto un po' meno perfetto di come avrei voluto; con la giusta (o sbagliata?) combinazione di luce ed angolo, un occhio può apparire chiaramente un po' meno morto dell'altro... ma lascerò a voi decidere se ciò è un pro, perché va aggiungere all'idea di trasandatezza e distruzione su cui questo trucco si fonda, o se è un contro, perché appunto imperfetto. Certo è che l'effetto è, sempre nelle giuste condizioni, alquanto forte... quindi, magari, se la vostra idea è di integrare questo tocco di classe nella routine di make-up quotidiana, opterei per farlo un pochino più leggero.
Come rimuovere il trucco
Una volta che si sarà dato adeguato sfoggio del proprio avanzato stato di decomposizione, e magari prima di andarsi a decomporre davvero a letto, sarà poi il caso di togliere dal viso questa schifezza. A questo scopo sarebbe forse usare qualche struccante, ma, qualora se ne fosse a corto, appena dell'acqua con del sapone buono per la faccia basta per farlo senza eccessiva difficoltà. Alla fine, la grafite è solo ciò, grafite (più un po' di argilla, nelle mine di matita), quindi, anche se a dire il vero sembra aggrapparsi per bene alla pelle, e infatti non ho notato il trucco rovinarsi più di tanto nel giro di un'intera giornata, si sciacqua senza grandi rogne.
Note conclusive
Allora, visto tutto questo, non mi rimane che augurarvi di riuscire, con questo mio tutorial, a mostrare senza paura la vostra parte brutta, volontariamente! Qualora tutto ciò detto finora non vi convinca, sappiate che il mio post del fritto misto approfondisce anche sulle reazioni delle altre persone al trucco, che non sono niente male... insomma, agli occhi esterni la cosa effettivamente funziona, anche se in foto l'effetto mi sembra colpire alti e bassi (...ma, in effetti, senza filtri io stessa mi ritengo altrettanto oscillante, quindi forse la mia percezione è alterata). E, se non altro, considerato che la base di questa procedura me l'ha inventata ChatGPT di sana pianta, è andata fin troppo bene...
Vi lascio, infatti, con questa rivelazione. Non scherzavo nel dire che credo questa guida è praticamente unica: sul web non ho trovato nulla di simile, visto che già i tutorial per creare occhiaie finte anziché eliminare quelle vere sembrano pochi, ma pare che veramente a nessuno venga in mente di usare la grafite in modo così spropositato. Visto come va di solito con i tutorial IA, non sapevo assolutamente cosa aspettarmi, a parte temere il fallimento, ma invece questa è stata proprio una genialata. Ho cambiato appena qualcosa nella mia esecuzione, e quindi in questa pagina — come l'uso del taglierino per raccogliere la grafite, anziché il banale strusciare le dita sulla punta della matita, perché quello non solo è poco efficiente, ma già non funziona più appena il dito è abbastanza sporco e lo strato più esterno della mina è consumato — ma, dopo averlo testato in prima persona, ne devo riconoscerne il valore. Queste macchine ci rimpiazzeranno per davvero, mi sa.


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