Pretty Guardian Sailor Moon - Atto 2, la combattente di Mercurio

In questo secondo capitolo della magica storia delle Sailor, effettivamente si inizia a parlare di guerriere al plurale, perché un'altra ignara studentessa delle medie finirà per scoprire di avere poteri particolari. Questa è Ami Mizuno, che, anche prima della magia, è sospettosamente degna di nota, nel fatto che è tipo la studentessa top dell'intero istituto... ma tu guarda il caso, per cui stavolta è capitata una ragazza brava a scuola, una tale rarità, e non un'altra somara come Usagi.

Per qualche motivo, i poteri forti hanno deciso che deve essere Usagi a parlare ad Ami per farla entrare nel giro delle cosine, e non, che so, Luna... che beh, in realtà per qualche motivo salta in testa ad Ami per strada, per poi risaltare in testa ad Usagi, ma a quel punto è lei che attacca bottone, non la gatta. Qui comunque Luna si dimostra pericolosamente agile, da un lato per questi assurdi movimenti, ma dall'altro perché usa addirittura il computer per fare ricerche sul personale e cose di questo tipo; è infatti così che, leggendo dati da chissà dove (...violazione della privacy?), ha puntato gli occhi su Ami.

Ami, violando tutte le leggi del nerdismo, non solo è un prodigio a scuola ma, portata in sala giochi da Usagi, si scopre avere dei tali poteri da gamer da riuscire a stabilire, senza particolare fatica, un nuovo primo record al videogioco di Sailor V, su cui l'altra ragazza normalmente si scervella! Tuttavia, tra il modo in cui i suoi occhi sono diventati strani e tipo posseduti durante il gaming, il fatto che dal cabinato sia uscita in premio una penna che più tardi si rivelerà non proprio una comune penna, e in generale il tempismo degli eventi... la cosa è decisamente puzzolente, come se ci fosse la zampina di Luna. Anche Usagi riceve una penna, comunque... mettendosi a percuotere la macchina come se questa fosse un distributore a scuola, mamma mia che ragazzaccia.

Ma, ok. Tutto bene e tutti contenti a questo punto, soprattutto Usagi che è felice di avere una nuova amica (anche se lei ne ha già tante... che è coincidentalmente uno dei pochissimi dettagli per cui io e lei, altrimenti persone praticamente uguali, ahimè differiamo)... almeno, finché quelli del Dark Kingdom non si rivedono, stavolta con una trovata davvero assurda: il Crystal Seminar. In città ha infatti aperto questo fantomatico doposcuola rivoluzionario, intrigante, bellissimo, dove si fa tutto col computer (pensate che roba, gli anni '90), e gli studenti non solo si divertono ma imparano come mai prima d'ora... e i genitori di Ami, prevedibilmente, ce la mandano tutti i giorni.

Normalmente si dice che ciò che costa sospettosamente poco è troppo bello per essere vero, e forse per questo i prezzi di questo doposcuola sono a quanto pare stati fissati alti... ma, in questo caso non importa; è comunque troppo bello per essere vero. Sempre grazie a magie inspiegabili, infatti, il programma del doposcuola (su CD-ROM, pensate il futuro) contiene messaggi subliminali per indurre i tanti studenti ignari a sottomettersi alla fantomatica eccelsa sovrana del regno di quei pazzoidi, oltre a questa sempre mistica capacità di rubare l'energia vitale delle vittime. Devo però dire che, prima di scoprire il marcio, l'estetica e le vibe teoriche di questo posto sono davvero magnetiche...

Ami, per quanto visibilmente cambiata e più infognata nello studio negli ultimi giorni, forse più apatica, è l'unica tra gli studenti a resistere un minimo al plagio mentale... forse perché ha la protezione di Mercurio (e beata lei...), o forse perché le cose non potevano andare diversamente. Fatto sta che, la solita strega, stavolta nei panni di una perfetta insegnante di doposcuola, se la prende e cerca di strangolarla a morte, lì, quest'ultimo pomeriggio nel doposcuola... un comportamento che, direi, non si addice benissimo a chi ha poteri magici; nemmeno a chi ha poteri magici cattivi, per inciso.

A questo punto, entrano in gioco le penne molto esteticamente piacevoli raccolte in precedenza dalle ragazze — che solo grazie al caso di essere una a scuola e l'altra al doposcuola avevano entrambe con loro in quel momento, altrimenti sarebbero dovuti essere guai. Innanzitutto, Usagi la usa per trasformarsi, gridando "Change!", "Moon Power!" (senza "prism", fateci caso)... in una dottoressa di un ospedale universitario, che è un risultato così assurdamente specifico che non credevo ai miei occhi; ovviamente, Luna si arrabbia, perché si aspetta che lei combatta, e allora a malincuore si ritrasforma in Sailor Moon... ma allora, a che cavolo serviva la penna?

La professoressa del doposcuola è a questo punto anche peggio del previsto, perché attacca Sailor Moon con una raffica di fogli di test che la riempiono di tagli sulle braccia... ops, ed oltre al dolore c'è pure la beffa, perché sappiamo che Usagi non va affatto d'accordo con le verifiche. Con Sailor Moon che non sa che pesci pigliare, Ami se la vede intanto abbastanza brutta, finché Luna non le dice di alzare la penna (...veramente non capisco), e così si sparge una fitta nebbia che, per diversi istanti, destabilizza tutti quanti, ma almeno lei si libera.

Con un Sailor Moon Kick, e il taglio atomico del Moon Tiara Boomerang, però, anche questa rogna è risolta (ma va...), e la grande scoperta del giorno è infine che Ami è, per l'appunto, anch'ella una combattente magica: Sailor Mercury, la guerriera dell'acqua e dell'intelligenza (ma la seconda cosa già si sapeva). Evviva, allora, per la nuova ragazza del così formato duo che, tra non molto, avrà ancora da ben più che raddoppiarsi!