Pretty Guardian Sailor Moon - Atto 6

Come si sa da un po', pure Tuxedo Kamen è alla ricerca del leggendario cristallo d'argento, anche se il suo motivo è mezzo incerto. Pur di provare ad ottenere qualche informazione in più sull'oggetto, rispetto al niente che possiede attualmente, decide di far girare qualche voce per la stampa, che immediatamente si diffonde per tutta la nazione: l'esistenza del cristallo, la nozione che sia un tesoro fin troppo particolare di cui si sa poco e niente, e il fatto inventato di sana pianta che questo si trovi tranquillamente da qualche parte in Giappone... E ora sono bei guai.

Il problema non è tanto che ora anche praticamente tutti gli umani sono incuriositi da questo affare, ma piuttosto che le forze del Dark Kingdom non hanno fatto fatica a prendere l'occasione al volo per perpetuare i propri piani schifosi. Con l'interesse dei primi già puntato sulla questione, infatti, non è difficile per i secondi attuare il solito plagio mentale e convincere la popolazione intera a lavorare pure intensamente alla ricerca del coso, involontariamente tutto per il beneficio della cosiddetta eccelsa sovrana. In particolare, tutto avviene per mezzo di Zoisite, che va in TV impersonando una famosa quanto mai esistita studiosa del cristallo d'argento... che, a parte che già a dirla così è un'occupazione molto sospetta, come al solito non è chiaro come lui abbia fatto a convincere le persone ignare, in questo caso gli eventuali dirigenti della TV.

In realtà, però, i poteri forti si scocciano immediatamente del fatto che — nonostante tutte le persone alla ricerca, che smontano ogni cosa e cercano un'altra po' pure nelle fondamenta dei palazzi (come se fosse un reperto romano questo affare, boh), il cristallo non esce fuori (...ma davvero si aspettavano qualcosa di diverso?) — e quindi, in un colpo assorbono l'energia da tutti quanti, che crollano a terra tutto in giro; stranamente, pure nelle strade, non solo direttamente davanti alla TV, e questo decisamente non me lo spiego. Pure Usagi, che già ha una personalità definita per metà dal sonno, si è fatta fare il lavaggio del cervello dalla TV, quindi la situazione è proprio tragica.

Ami, che per sua fortuna non è crollata, e Luna, si incontrano allora in fretta e furia al laboratorio segreto della sala giochi per cercare di capire la situazione assurda. Esattamente: la sala giochi ha un piano sotterraneo pieno di strumentazione tecnica assurda (e probabilmente nemmeno economica per l'epoca... ma come avrà mai fatto la gattina a permettersi tutta questa roba???), che Luna usa appunto come laboratorio per le sue ricerche, e che dice essere collegato proprio con la luna (nel senso, il satellite... e, ok, per gli anni '90 forse è anche plausibile). Le due si accorgono che proprio alla Tokyo Tower, torre che funge anche da ripetitore TV, si è accumulata un sacco di energia... e quindi, è lì che bisogna andare.

Usagi viene poi svegliata da Tuxedo Kamen, anche lui rimasto sano, che la trova lì svenuta per strada... e, se già ciò è sorprendente pure in un contesto come questo, in cui nulla più sorprende tra questi due personaggi, lei ci rimane assolutamente di sasso quando scopre che lui sa che lei è Sailor Moon... come se fosse difficile capirlo alla semplice vista. (Sono davvero quasi tutti scemi in questo manga!) In un certo senso, con il guaio di oggi, l'uno fa parecchio da guida all'altra, prima chiedendole di trasformarsi, e poi dandole la forza spirituale di cui lei ha bisogno per liberare la sua forza interiore; anche stavolta avente a che fare con la luce, e curativa, ma sparata per mezzo di un nuovo gadget veramente interessante...

Le tiare che spuntano dal nulla sono una roba, e il cabinato di Sailor V modificato per dispensare penne magiche ne è ancora un'altra, ma questo Moon Stick, letteralmente un piccolo scettro che termina con una mezzaluna, è proprio particolare, mi piace. Si materializza per la prima volta davanti a Luna, come cadendo dal cielo, nel momento in cui questa fa un gran discorsone alle 4 guerriere da poco riunite, sul loro ruolo di protettrici della principessa, la criticità del cristallo, e la loro natura passata che devono riuscire a ricordare — in cui fa anche casualmente sapere, come se nulla fosse, che lei stessa viene direttamente dalla Luna... ma questa è evidentemente una questione per il futuro.

Non riesco ancora bene a capire che vita abbiano gli oggetti in questo mondo, comunque... visto che, nel momento del bisogno, il Moon Stick appare proprio a Sailor Moon; non è che lo caccia dalla tasca o boh, ma si materializza... È una copia che si è formata dal nulla, è quello inizialmente cacciato fuori da Luna, che magari stava a casa di Usagi e si è teletrasportato, o cosa? Ma ok; alla fine, questi dettagli, che a me interessano fin troppo, non importano... Sailor Moon spara un colpo di luce senza nome con questo bell'affare, e le cose semplicemente si sistemano; tutti tornano attivi... ma lei sviene un'altra volta, perché per questa mossa ha sparato veramente una quantità di energia estrema.

È un capitolo, questo, che lascia decisamente tante domande in vista del prossimo volume... Del tipo, perché Tuxedo Kamen ha portato Usagi a casa propria a dormire, anziché alla sua, visto che tanto sa dove abita? Oppure, che cosa deve succedere intanto lì alla torre, dove sono rimaste solo le altre? E, se è per questo, quella enorme energia accumulatasi in zona di trasmissione TV è solo perché Zoisite è lì a fare le sue magagne, o per caso la torre è stata usata per spargere brutte onde elettromagnetiche — quelle di controllo mentale che i complottisti additano al 5G, ma in questo caso reali, per capirci? E, ultimo ma non per importanza... che razza di formula magica è quella che Luna pronuncia in sala giochi, in un alfabeto illeggibile, per cui il videogioco di Sailor V si sposta rivelando le scale per il laboratorio?