Pretty Guardian Sailor Moon - Atto 3, la ragazza marziana

Dopo i pesanti fallimenti di Jadeite, dal Dark Kingdom spunta fuori un altro tizio, ossia Nepherite, che, senza farsi troppi problemi, cambia già abbastanza le carte in tavola, mettendosi in testa di avere come immediata priorità per il regno di uccidere Sailor Moon... e di portare la sua testa a Queen Beryl, la terribile eccelsa sovrana che pian piano appare sempre di più. Da un lato, quindi, idee macabre a dir poco; dall'altro, invece, stavolta piani un po' più curiosi e meno insensati, almeno per gli standard di questo manga.

Questo capitolo 3, infatti, offre un po' di quel classico folklore giapponese, che certamente non si vede tutti i giorni nelle storie di queste ragazze magiche di fine millennio. Si parla di una leggenda metropolitana — di cui non è chiaro se le origini siano effettivamente antiche, o se l'idea sia piuttosto nata interamente nel presente del racconto, ma in ogni caso è presente l'influenza delle storie di spiriti e in generale cose dell'altro mondo nipponico — per cui un autobus, diretto per la collina di Sendai, alle 6 di pomeriggio, apparentemente sparisce nel nulla, portandosi le persone con sé... e, negli ultimi giorni, alcune bambine sono infatti completamente spariti.

La collina in questione è sicuramente non presa a caso, perché ha proprio la giusta combinazione di mistero per far funzionare una simile storiaccia. Da un lato, lì risiede il santuario shintoista "Hikawa", e più o meno sappiamo che le divinità di quei posti hanno comunque le proprie sensibilità, quindi chissà che per qualche motivo non possa essere proprio la loro mano a fare simili danni... almeno, questa è la teoria di alcuni. Poi, la conformazione della strada che da lì si sviluppa è proprio particolare, perché si tratta di un incrocio di 5 strade non troppo grandi... di cui si dice ne spunti a volte una sesta, ed è lì che l'autobus va per poi scomparire.

Usagi, da brava impicciona, sentendo tutto questo, con la scusa di accompagnare Ami al doposcuola (spero non più quello dell'altra volta...), un pomeriggio decide di andare a vedere cos'è che succede davvero lì sopra. Quindi, verso le 5 si mette sull'autobus, e boh, buon per lei... che, però, stavolta è veramente inconcepibile. Infatti, dopo che Ami le fa notare che una ragazza bella chiamata Rei, ma che non c'entra niente e che loro non conoscono, è sempre su questo autobus, lei decide di scendere proprio dove va lei, per seguirla, come una stalker, semplicemente perché è invaghita... vabbé, evidentemente anche lei è una femcel. Beh, casualmente, questa è in realtà la miko, ossia la sacerdotessa, del santuario suddetto, che sembra avere poteri divinatori e si distingue per avere come animaletti due corvi neri (ed Usagi poverina si prende prima delle beccate da quelli, e poi un sigillo scacciaspiriti in fronte da Rei, che nella foga pensava di aver visto un'entità maligna).

Alla fine non succede niente, ma Luna, che evidentemente ha la testa più dura di ciò che sembra, il giorno dopo chiede ad Usagi di tornare lì sopra, perché sospetta che i nemici centrino qualcosa nelle ultime tragiche cronache, e vuole investigare. Tra l'altro, questa volta sull'autobus reincontra per l'ennesima volta il tizio che di giorno la chiama testa di polpetta, e che di notte è Tuxedo Kamen. Lui, a parte o essersi accorto che Luna parla... o forse con la semplice voglia di fare il verso a Usagi, anche se appare in qualche modo sapere decisamente troppo, dato che chiama Usagi sottovoce "paladina della giustizia" per poi zittirsi — è a quanto pare uno studente delle superiori, di nome Mamoru Chiba.

Pare subentrare la noia qui... finché Rei, facendosi i fatti suoi al tempio, cercando di prevedere il futuro, ha una visione di Usagi in pericolo. Si mette allora a correre per raggiungerla, non si sa in che modo scegliendo dove andare, finché per la strada non incrocia l'autobus maledetto, il cui autista è lo stesso tizio apparso in visione: Nepherite. Senza neanche volerlo, come trascinata dal potere oscuro di quello, sale sull'autobus e questo subito se ne va a quel paese... cioè, a quel regno... aprendo un portale dentro un muro! Rei ha fatto colpo anche sul bastardo, che quindi se l'è voluta prendere... e allora forse lo stalking leggero di Usagi non era poi il più grande male che lei potesse subire. È interessante notare che il display dell'autobus sarebbe rosso... dettaglio che ovviamente non si vede sul manga, ma in effetti saperlo aggiunge al terrore.

Anche stavolta però Usagi, che pur sente a dire il vero di dover fare qualcosa, anziché trasformarsi in Sailor Moon, si trasforma in hostess, con la scusa verso sé stessa di dover assicurare un buon viaggio per i passeggeri del bus... non vuole proprio dover combattere. Da un lato, però, il suo essere scema questa volta ha permesso una grande giocata perché, finendo per trasformarsi invece più tardi, nello stesso momento in cui Ami lo ha fatto dalla Terra e, con il coordinamento di Luna attraverso le ricetrasmittenti (e io mi chiedo come faccia quella roba a funzionare attraverso due dimensioni!)... Le due si sono incontrano fisicamente in quella che è evidentemente una dimensione transitoria, dove avviene la magia della trasformazione, e Ami può così raggiungere Usagi.

Stavolta, il tizio malefico è tuttavia preparato, e il Mercury Aqua Mist non funziona... la nebbia si trasforma in grandinella. Chissà perché, però, proprio al momento migliore, quasi esattamente come la volta scorsa, il potere nascosto risiedente in Rei si attiva, ed è lei a salvare la situazione... Sailor Mars, la guerriera del fuoco e della passione; e cavolo se suona più figo delle altre. E, a questo punto, con il duetto che diventa trittico, e l'ultima arrivata che si pone una giusta domanda, a me viene da estenderla qui... lei ha sempre posseduto capacità particolari perché è sempre stata una guerriera senza saperlo... oppure, come a me sembra vadano le cose in questo mondo, è ora una guerriera proprio perché è un personaggio intrigante e non un NPC?